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martedì 14 maggio 2013

IMMIGRATI, RAZZISTI E IMBECILLI.

Si parla molto dell'infelice frase della Boccassini, dedicata alla 'furbizia orientale'. A parte il fatto che il Marocco è molto più ad occidente dell'Italia, è vero che la frase rivela un pensiero (e uno stereotipo) un po' becero. E' anche vero che ha parlato dalle 9.40 alle 16.40. Concediamole una caduta di stile. 
Peccato che molti commentatori nostrani si fermino a questa infelice (lo ripeto) affermazione e non pongano attenzione a tutto il resto: le malefatte di Silvio...
Stiamo parlando di Berlusconi non di un monello, di qualche chierichetto che ha fatto un dispetto al prevosto.
E che dire, cambiando orizzonte, a quello che dice Borghezio che è offensivo anche quando tace? O a quello che dicono e fanno i fascisti di varia razza a proposito del Ministro Kyenge? O alle minacce al Presidente della Camera, perché donna?
Tutti fatti da condannare, o no?

E che dire della Bossi Fini, legge razzista che andrebbe abrogata?

Il problema, comunque, che resta, dopo queste polemiche è quello di creare terra bruciata intorno ai razzisti e farla finita con chi discrimina, con chi separa, con chi considera altri esseri umani, inferiori. E' un problema culturale, prima ancora che sociale o politico (sfido i lettori a citarmi un nome di un intellettuale, di un pensatore di destra? se lo conoscete, scrivetemi, per favore!). La destra ha sempre giocato sull'ignoranza, sull'incultura. Ascoltate un puntata di Quarto Grado, tanto per fare un esempio: il registro è di bassissimo livello, l'eloquio scarso, il vocabolario poverissimo. Roba da bar...


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