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sabato 11 maggio 2013

APOLOGIA DELLA STORIA

Apologia della storia è il titolo di un bel libro di March Bloch, pubblicato da Einaudi. E' anche il titolo di un Appello pubblicato su www.puntorosso.it; ne riprendiamo da questo sito, il testo:


Il presidio della Storia - Associazione Culturale Punto Rosso

"Il presidio della storia" è un nuovo settore di lavoro dell'Associazione Culturale Punto Rosso. Nasce dal bisogno di contribuire a una rinnovata "apologia della storia". Per contrastare la tendenza a cancellarla dall'orizzonte culturale e per riaffermarla come disciplina indispensabile nella formazione scolastica di ogni ordine e grado e più in generale nella formazione del cittadino attivo e consapevole.

APPELLO
Apologia della Storia 
Vogliamo proporre una rinnovata apologia della storia e un rilancio del suo ruolo insostituibile nella formazione culturale.
Ci rivolgiamo a chi sente la necessità di una formazione storica per tutte e tutti, incentrata su una storia della specie umana, attenta alla pluralità dei soggetti e
alle differenze, in grado di  parlare alle coscienze.
Rileviamo nella storia umana, in ogni sua forma, in ogni traccia, un lascito fondamentale di quella ricerca di senso che ogni essere umano si trova ad affrontare nel momento in cui elabora la sua coscienza: coscienza di esistere e coscienza di essere sociale.
E quell'essere sociale che ci costituisce impone di vigilare sulla nostra matrice comune. Lo strisciante revisionismo, che da decenni oscura il racconto storico, oggi prende le forme di uno stravolgimento dei complessi rapporti fra memoria, storia e storiografia, sostituiti da frammenti di pseudoconoscenza acritica ed escludente.
Nella scuola questa devastazione è ancora più pesante. Infatti, non solo viene riproposto un insegnamento nozionistico, ma si riduce il numero di ore dedicate allo studio della storia. Inoltre, la riduzione ai minimi termini della storia del Novecento in tutti i cicli scolari e la sua scomparsa (insieme alla storia medievale, moderna e contemporanea) dalla scuola primaria negano agli allievi la possibilità di stabilire corretti rapporti fra passato e presente e di orientarsi nel mondo attuale. Gli studenti italiani sedicenni, a differenza di quelli europei, per quanto riguarda lo studio della storia usciranno dall’anno conclusivo dell’obbligo di istruzione in pieno medioevo, anziché all’altezza del mondo attuale. La stessa sorte riguarda perfino chi frequenta le scuole serali corrispondenti.
Dobbiamo fermarci un istante e riflettere: lo dobbiamo alle generazioni che verranno e a bambine come quella, che, interpellata sul significato di Storia, ha comunicato la sua fondamentale scoperta: “Quindi noi viviamo nella storia!”.
C'è nella storia che si fa conoscenza un riconoscersi portatori d'acqua in una disseccata miseria di senso, di omologazione, di vacuità.
La storia di coloro che si liberano dagli oppressori è l'orizzonte verso cui guardare, ed è là che comincia il diritto alla cittadinanza, la religione civile che nutre e ripopola i pensieri e consente lo stare insieme.
Da una riappropriazione della Storia come ricerca scientifica, come linguaggio della realtà, come dialettica delle esistenze vogliamo ripartire, per contribuire alla costruzione di iniziative, reti, luoghi di studio, di incontro, di formazione, come presidio permanente in cui riconoscersi e riconoscere le forme di alterità che ci sono maestre e compagne.


Primi firmatari:
Giorgio Galli, Mario Vegetti, Maurizio Gusso, Patrizia Bortolini, Daniela Strona, Giorgio Giovannetti, Giorgio Riolo e altri in via di definizione

http://www.puntorosso.it/presidio-della-storia.html

Sortire da soli è l'avarizia. Sortire insieme è la politica 
Don Lorenzo Milani (Lettera a una professoressa)

Dal Chi siamo del sito www.puntorosso.it:

Associazione Punto Rosso, la promozione della ricerca culturale e del dibattito.
L'Associazione ha per scopo la promozione della ricerca culturale e del dibattito intorno alle grandi questioni volte alla costituzione di una nuova cultura critica e antagonistica. Questa cultura è fondata sul rifiuto della società e dell'alienazione capitalistiche, per un modello di società comunitario, egualitario e solidale, rispettoso nei confronti dell'ambiente, per un comunismo nuovo e moderno. In questo senso, l'Associazione recupera criticamente l'esperienza storica e politica della nuova sinistra e del movimento operaio e comunista in generale e intende essere parte, sul suo terreno specifico e in totale autonomia, dell’attuale tentativo di rifondazione teorica del marxismo. Ciò nel quadro di un’alta capacità di confronto e di discussione con il complesso delle tendenze culturali progressive, antagoniste e democratiche. L’Associazione ha obiettivi di sollecitazione, di confronto e di ricerca nella sinistra. E' indipendente da ogni altra organizzazione e istituzione. Non si colloca, perciò, né come corrente esterna, né come struttura di fiancheggiamento rispetto a partiti o ad altre strutture. L’Associazione appoggia la lotta dei lavoratori, dei popoli sfruttati dall’imperialismo e di ogni altro soggetto oppresso, cercando di organizzare occasioni di confronto tra tendenze diverse nella ricerca di posizioni politico-culturali di antagonismo consapevole e avanzato. A tal fine, l’Associazione promuove conferenze, convegni, corsi e altre iniziative pubbliche di dibattito e la produzione autonoma di pubblicazioni, come libri e periodici, di materiale informativo e di riflessione di carattere multimediale. Inoltre vuole funzionare come luogo di aggregazione e di formazione a livello nazionale, strutturandosi e organizzandosi in sezioni locali in tutto il Paese. Essa non ha scopo di lucro.

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