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venerdì 11 maggio 2012

QUALCHE NOTA SULLE ULTIME ELEZIONI, di Francesco Astengo

Qualche dato appena, appena indicativo tentando di trasportare i dati delle amministrative sul piano politico più generale: sto lavorando, infatti, sul complesso dei comuni superiori ai 15.000 abitanti nei quali si è votato il 6-7 Maggio scorso.

Il lavoro non è ancora completato ma alcune indicazioni di massima si possono già evidenziare.


Innanzi tutto il totale dei voti validi per le liste del 57%: di conseguenza, dal punto di vista del non voto, al 43% di astenuti occorre aggiungere un 10% di schede bianche e nulle.


Esaminando le liste nella loro presentazione con i simboli di partito, si ricava che il PD è al 16,8% (con le liste civiche d’appoggio all’8,6%), SeL al 3,3%, IDV al 4,5%, FdS 2,6, le liste oltre la FdS (PCL, Rizzo) allo 0,17%, i Verdi allo 0,25%, Il Partito Socialista allo 0,85%.


Sul versante del centro destra il PDL è al 12,30% (con le liste civiche d’appoggio al 7,30%), la Lega al 3,5%, con le liste d’appoggio al 4,5% (effetto Tosi).
Non sono ancora state esaminate le liste centriste e il Movimento 5 stelle: lo farò nella prossima settimana.
Dovranno poi essere conteggiate le liste civiche di diversa attribuzione.
Si tenga conto che i dati sui partiti finora pubblicati dai giornali anche attraverso l’elaborazione dell’Istituto Cattaneo, hanno riguardato soltanto i 26 comuni capoluogo.
Qui stiamo scrivendo di circa 150 comuni, comprensivi di ben oltre 5 milioni di elettrici ed elettori.
Una annotazione finale, pur nel quadro di questa provvisorietà: le liste di partito (escluse le civiche di qualsivoglia appartenenza, e compreso il movimento 5 stelle) dovrebbe rappresentare circa il 60% dei voti validi (nelle amministrative 2011, questo dato fu del 73%).
Voti validi rappresentativi di meno del 60% degli aventi diritto.
Di conseguenza è rimasto fuori dal voto riguardante liste di partito circa il 70% delle elettorato attivo, compreso nelle liste dei comuni in cui si è votato.
Spero nei prossimi giorni di poter essere più preciso, ma in realtà il sistema politico italiano appare proprio appeso ad un vuoto: e, come è noto, la politica non ammette vuoti.


Savona, li 11 Maggio 2012 Franco Astengo

Noterella mia:
Condivido appieno quanto scrive l'amico Astengo: in politica esiste l'horror vacui. Ogni volta che c'è un vuoto, un vulnus, c'è sempre qualcuno che ne approfitta. e di solito, per i più, finisce male. Ricordate Berlusconi?
E, se da un lato, era auspicabile l'esplosione della lega -partito quanto mai detestato dal sottoscritto- dall'altro lato abbiamo la diffusione di movimenti peggiori (uno per tutti, Forza Nuova). Insomma, come scrive Elle kappa in una sua vignetta di qualche giorno fa: speriamo che il tramonto della destra, non si trasformi un'alba dorata..

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