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domenica 22 novembre 2009

Lettera aperta all'onorevole Fini

Lettera aperta all'onorevole Gianfranco Fini,

caro onorevole, è la prima volta che mi trovo pienamente d'accordo con lei -mi creda è cosa rara, per la mia e la sua storia politica e personale.
Però, se lei crede per davvero quello che ha detto -e crede sia vero quello che viene scritto sul sito della sua fondazione- dovrebbe compiere almeno due o tre passi:

1. ripudiare la legge razziale che porta il suo nome (e quello del leader della lega nord), tristemente famosa come Bossi-Fini;
2. uscire dalla maggioranza di cui fa parte lei e quelli che lei ha definito con il noto epiteto;
3. smettere di fare campagna elettorale permanente sulla pelle dei poveracci.

Cordialmente
Giuliano Falco

4 commenti:

Unknown ha detto...

quello che spera il sig. Falco per me è fantascienza allo stato puro!! questi si stanno muovendo così perché il terreno sotto i loro piedi si sta aprendo e si stanno preparando per saltare su un luogo più sicuro, purtroppo sono nati fascisti e moriranno tali mi sa, spero di sbagliarmi però. buona domenica!!

Unknown ha detto...

Caro Antonio,
ti ringrazio non tanto per avermi dato del 'signore', ma per esserti firmato: trovo sciocco commentare un articolo e poi non firmarsi: è una mancanza di assunzione di responsabilità.
Per qunto scrivo all'on. Fini, devo confessare che ho letto fantascienza per decenni. Ciò non toglie il fatto che non mi fidi del cambiamneto dell'on. Fini. Anzi penso che sia ancor più pericoloso della destra becera. Lui vuol fare una destra 'buon', che si presenti bene, ecc. ecc. ciò non significa che creda veramente a quello che dice: a mio parere, lo fa per acquisire visibilità e tamponare l'offensiva leghista -forse lo fa anche per smarcarsi dal berlusconismo. In ogni caso, egli è uno dei pochi che ha capito che quasi tutti gli immigrati -per ragioni che qui non posso spiegare- votano a destra, come è successo in Germania con la Merkel o in Italia con la presidente dell'Associazione Donne MArocchine, ora deputata PDL.

riccardo uccheddu ha detto...

Condivido quanto scrivi (perdonami se ti do del "tu", Giuliano).
Ricorderei poi i distinguo formulati dalla persona in questione, quando definì i partigiani "antifascisti" ma non "democratici."
Avanzò poi lui il progetto di un istituendo ordine d'Italia (non ricordo l'esatta dicitura) che avrebbe previsto vitalizi e/o pensioni anche per i repubblichini, oltre che per i partigiani.
Una volta Nando Dalla Chiesa disse che delle conversioni bisogna fidarsi; per es. di quella di S. Paolo.
Che però con la sua cadde da cavallo mentre ci sono di quelle che servono per tornarci, a cavallo...

Anonimo ha detto...

Onorevole Gianfranco Fini Si è dimeticato di noi esuli di Fiume Pola e tutta la Groazia .Spero che per il 10 Febbraio /per non Dimenticare ? Mi vedo scritto nei miei documenti la mia citta Fiume in ITALIANO /senza JUGOSLAVIA.
Una esule che si sente Offesa,di aver perso tutto per L'ITALIA essere trattata,come extracomunitaria.