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sabato 17 gennaio 2009

CONTRO TUTTE LE GUERRE: IL SITO DEI SOLDATI ISRAELIANI CHE SI SONO RIFIUTATI DI COMBATTERE A GAZA...

Riporto la mail e gli allegati che Enrico Peyretti (e.pey@libero.it) ha inviato a diverse liste

Il sito dei refusnik http://www.seruv.org.il/English (obiettori di coscienza israeliani alla guerra in corso) indica:
- fino ad oggi 628 refusnik:
- 43.558 adesioni (io al n. 26.064), di cui crica 8.000 da Israele.
- Un elenco a parte, di 359 adesioni di accademici di università israeliane.
Ciao, Enrico


09 01 16 Anime di pietra
Valzer con Bashir, film di animazione, regista Ari Folman, Israele Germania Francia 2008

Uccidere uccide. Per salvarti devi uccidere la tua memoria, cioè te. Altrimenti ti azzanna nel sonno. Il sonno è lo stato di chi è indifeso. Ben a ragione ti assale nel sonno, perché la guerra è un sonno: non sei presente, sei fuori di te, e fuori da chi uccidi. In realtà, in guerra sei indifeso, come nel sonno. In guerra, la paura ti usa. Spari, spari, senza sapere perché, senza neppure mirare. Oppure mirando, quando ti sembra che la paura si incarni là. La tua arma vomita, eiacula, ma non sei mai libero. Non viene la quiete dopo questo orgasmo. Non vedi, non sai chi è colpito. Non è mai la paura, invulnerabile come Achille. Quelli che colpisci sono dietro un vetro, non sono reali, sono soltanto in fotografia. Comincia già ora l’incubo che verrà poi. Ma se i tuoi morti sono cani o cavalli, ti svegliano. Non sono terroristi, come quel bambino nel frutteto, sono più innocenti della nostra specie, risvegliano l’uomo dal sonno della guerra. Animali pietosi che, morendo per mano nostra, ci danno un doloroso soccorso.
Questo film israeliano di animazione (ma le ultime scene sono documenti filmati) mostra la guerra israeliana in Libano, mostra la devastazione umana che ogni guerra compie anche (o soprattutto) dentro chi la fa. Se ha un’anima sensibile. L’incubo riporta all’occupazione del Libano, 1982, fino alla strage di Sabra e Chatila (o Shatila), 16-18 settembre, due giorni dopo l’uccisione del leader cristiano-falangista Bashir Gemayel, da agenti siriani. Vendetta dei falangisti sui profughi palestinesi dei due campi sigillati alla periferia di Beirut. Massacrati 450 (fonte esercito libanese), 3.500 (fonti palestinesi), 1000-1500 (Croce rossa internazionale), uomini donne bambini, naturalmente come “terroristi”. I soldati israeliani vedono dall’alto, non impediscono, Sharon è accusato di avere consentito.
Vedere questo film nei giorni del genocidio israeliano a Gaza testimonia la coscienza di Israele, la memoria dolorosa, non cancellata, che salverà Israele dal suo peggiore nemico, se stesso. È la sua classe politico-militarista ancora dirigente che esprime la cecità prodotta dall’illusione di superiorità e separatezza. Anche questo è un incubo: l’incubo della Shoah patita. La violenza subita pietrifica quanto la violenza inflitta, dice Simone Weil. Perciò l’anima pietrificata nazista è ancora operante. E la vendetta pietrosa e pietrificante è all’opera nel mondo, nei molti fondamentalismi (meglio: assolutismi, perché non accettano la relazione). Ma questo film pregevole vuole anche dire che ogni incubo si può elaborare, si può curare. E comunque si deve affrontare. Questa parte di Israele lo affronta.
Enrico Peyretti, 16 gennaio 2009

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«Questo film costituisce una riprova (semmai ce ne fosse ancora bisogno) che la demonizzazione tout court di Israele è del tutto miope. Se davvero si vuole dare un contributo internazionale alla soluzione del conflitto israelo-palestinese è proprio sostenendo chi, come l'israeliano Folman, incentiva il recupero di una memoria scomoda che si potranno ottenere piccoli ma significativi risultati» (Giancarlo Zoppoli).
09 01 16 Dissenso di ebrei e israeliani
(finora 769 da 39 paesi; alcuni italiani)

In questi giorni il Manifesto ha pubblicato stralci di un appellointernazionale di intellettuali ebrei che invitano i soldati israeliania disobbedire agli ordini.
Lettera aperta ai soldati israelianiIntroduzioneSi prega di firmare la seguente dichiarazione, che ci auguriamo diessere presto in grado di pubblicare sui giornali israeliani, cliccandoqui: http://www.ajjp.org/campaigns/signStatement.php?cid=15Noi incoraggiamo le organizzazioni a firmare inviandoci e-mail.Gli Ebrei invitano i soldati israeliani a fermare i crimini di guerra.Noi ebrei della comunità internazionale invitiamo i soldati israeliani aissare la Bandiera Nera dell'illegalità sulle operazioni contro lapopolazione di Gaza.Ci rifiutiamo di rimanere in silenzio mentre i leader israelianicostringono i soldati israeliani a commettere crimini di guerra: criminicontro l'umanità per i quali saranno un giorno chiamati a rispondere. Isoldati israeliani di coscienza possono e devono fermare questa guerrapericolosa, illegale e immorale.Questa attività criminale non migliora la salute e il benessere degliebrei. Piuttosto, da Sderot a Sidney, da Ashkelon a Amsterdam, staremotutti meglio quando ci sarà giustizia per i palestinesi.Pertanto, vi chiediamo di utilizzare tutte le misure possibili perfermare queste atrocità contro il popolo palestinese. Non si devesemplicemente disobbedire a ordini palesemente illegali, ma bisognaopporsi ad essi attivamente ed efficacemente.Noi membri della comunità ebraica internazionale, ci appelliamo a voi,soldati israeliani di coscienza, per bloccare la macchina bellicaisraeliana; solo voi potete e dovete farlo.
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Link: il sito dei Refusenik (i soldati israeliani che si sono rifiutati di combattere a Gaza) http://www.seruv.org.il/English

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