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venerdì 28 marzo 2008

PER I TIBETANI...E TUTTI GLI ALTRI

Tutti sanno, almeno lo spero, cosa sta accadendo in questi giorni, in Tibet…molti si indignano per le violenze e l’occupazione cinese e propongono il boicottaggio dei giochi olimpici di Pechino.
Ovviamente sono indignato anch’io. E anch’io ho sottoscritto l’appello all’Ambasciatore della Repubblica Popolare Cinese a Roma.

Quello che mi turba è l’ingenuità (o forse dovrei scrivere l'ignoranza o, peggio ancora, la malafede) dei molti che non ricordano Piazza Tien An Men; che non sanno o fingono di non sapere che la violazione dei diritti umani, e non solo in Tibet, era stata denunciata dalle varie associazioni già da anni.
Quello che mi spaventa che anche un settore attento alle tematiche della sofferenza, dei diritti umani, della tortura, ecc. ecc., sia attraversato da mode, per dimenticare l’oggetto delle proprie attenzioni alla successiva emergenza. Chi parla più dei terremotati dell’Iran di qualche anno fa, delle vittime dello tsunami, del Darfur, della Birmania, delle violazioni dei diritti umani che avvengono praticamente in tutto il mondo (senza escludere il nostro beneamato paese, basti pensare non solo a quanto è accaduto a Bolzaneto in occasione del G8, ma all’ondata revisionista sulla Resistenza, sul nucleare, sul ritorno a pratiche come l’elettroshoch o all’istituzionalizzazione strisciante dei bambini con disabilità, o alla complicità del nostro (?) esercito nelle varie stragi di civili in Iraq e Afganistan) e via dicendo?

Occorre invertire la rotta. Semplicemente: occorre porre l’attenzione alla persona e al mondo in cui viviamo al centro della politica. Abbandonare il consumismo, il capitalismo (ma anche il comunismo industrialista). Creare un’alternativa. O almeno provarci…

Le prossime elezioni probabilmente cambieranno poco: sia che vinca la destra di Veltroni o quella di Berlusconi: due facce della stessa medaglia.

Io voterò per la lista per il bene comune. Se non altro ci sono brave persone che si ispirano al pensiero di Aldo Capitini…
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Riporto il sommario e l’editoriale del Notiziario telematico La nonviolenza è in cammino

NOTIZIE MINIME DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 408 del 28 marzo 2008
Notizie minime della nonviolenza in cammino proposte dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E,
01100Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it

Sommario di questo numero:
1. Mentre proseguono le stragi
2. Enrico Piovesana: La truffa degli aiuti mentre le stragi proseguono
3. Michael Moore: La guerra di Bush
4. Il 28 marzo a Roma
5. Il 5 per mille al Movimento Nonviolento
6. Luca Cangemi presenta "Il mondo nel mirino" di Rey Chow
7. Alessandro Corio presenta "Il mondo nel mirino" di Rey Chow
8. "Le Monde Diplomatique" presenta "Il mondo nel mirino" di Rey Chow
9. Chiara Marchetti presenta "Giovani musulmani d'Italia" di AnnalisaFrisina
10. La "Carta" del Movimento Nonviolento
11. Per saperne di più

1. EDITORIALE. MENTRE PROSEGUONO LE STRAGI
Mentre proseguono le stragi in Afghanistan, i corresponsabili italiani di esse chiedono ai cittadini italiani un voto per poter continuare a provocare la morte di tanti innocenti. Evidentemente per i signori che dalla destra nazista giungono alla ex-sinistra arlecchina l'Italia e' una repubblica fondata sull'assassinio. Non un voto ai partiti della guerra e del razzismo. Non un voto ai partiti della partecipazione militare italiana alla guerra terrorista e stragista, alla guerra imperialista e razzista, alla guerra nemica dell'umanità, violatrice del diritto internazionale e della legalità costituzionale. Non un voto al superpartito degli assassini che raccoglie il mucchio selvaggio che va dalla destra nazista alla ex-sinistra arlecchina. Votare occorre per quelle liste che si oppongono alla guerra e al razzismo. Votare occorre per quelle liste che difendono i diritti umani, il diritto internazionale, la legalità costituzionale, la civiltà giuridica e la democrazia. Votare occorre. Contro la guerra. Contro il razzismo.Votare occorre. Per salvare le vite.

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