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domenica 5 agosto 2007

Di male in peggio...

Roberto Abdulkabir Aliotta è un mio amico ed è il responsabile del Centro Culturale Islamico di Albenga, una delle realtà più disponibili e aperte al dialogo di tutta la provincia di Savona. Mi ha inviato questo scritto che, dopo aver inoltrato a diverse liste, pubblico volentieri...
Giuliano

La percezione indotta dai media influenza anche la nostra vita quotidiana
di Abdulkabir R.Aliotta

La situazione dei musulmani in Italia e in Europa non fa altro che peggiorare di settimana in settimana, condizionata irrimediabilmente dal comportamento allarmistico e sensazionalistico della stampa.
La mediatizzazione della vicenda di Perugia danneggia ancora una volta la già compromessa immagine della comunità islamica e quella di tutte le moschee d'Italia.
Nonostante che maggior parte delle inchieste sul terrorismo si siano concluse con l'assoluzione di molti imputati, o con condanne per reati minori che non hanno nessuna relazione con l’ordine pubblico, molti italiani percepiscono l'Islam come una minaccia, e i musulmani, dal canto loro, sono sempre più isolati e incapaci nel contrastare la tendenza a criminalizzare tutto ciò che li riguarda.
Abbiamo atteso pigramente la fase di normalizzazione che non è mai arrivata, sperando che il tempo avrebbe sistemato le cose, la gente presto avrebbe capito, si sarebbe abituata all'idea che potessero convivere chiese e moschee nella stessa città, avrebbe accettato semplicemente abituando l'occhio alla vista di una donna velata che passeggia per strada, o di un uomo che compie il rito d'adorazione sul posto di lavoro.
Purtroppo non è andata affatto così: gli italiani che nei decenni immediatamente successivi alla fine della seconda guerra mondiale consideravano vergognoso mostrare atteggiamenti di violenta intolleranza verso altre comunità etniche e/o religiose, hanno mutato atteggiamento.
Scrittori, politici e giornalisti ritenevano che esibire sentimenti razzisti ed intolleranti in pubblico, avrebbe significato il loro suicidio mediatico e pertanto se ne astenevano.
Oggi sembra tutto cambiato, i politici cavalcano la tigre del razzismo e dell'intolleranza religiosa per ottenere consensi, i giornalisti pubblicano i loro articoli tra le prime pagine dei quotidiani, affermando che nelle moschee si promuove il terrorismo, e gli scrittori vendono migliaia di libri sull' argomento.
L'"effetto Oriana Fallaci", che ha insegnato agli italiani a non reprimere l'odio nei confronti dell'Islam, sfruttando una naturale diffidenza nei confronti dello straniero, ha prodotto una reazione a catena che ha intaccato pesantemente un naturale processo inserzione che il tempo avrebbe favorito.
Gli effetti di questa tendenza si possono osservare ogni giorno, nella vita di un musulmano in Italia. I rapporti sociali per noi si fanno sempre più difficili, si complicano le relazioni tra le amministrazioni comunali, le istituzioni ei rappresentanti delle moschee; i politici che prima mostravano sensibilità, considerano sconveniente relazionarsi con la comunità mostrando diffidenza, ed infine la cosa più triste e che anche alcuni rapporti di amicizia cominciano a deteriorarsi.
Insomma... Terra bruciata intorno ai musulmani, sempre più soli e colpevoli di frequentare le moschee, di insegnare il Corano ai propri figli e per le donne di mostrare in pubblico la propria devozione indossando il velo.
La vicenda delle dichiarazioni di Taormina mi turba profondamente non per quello che è stato detto, ma soprattutto per la considerazione che sono stati ben pochi i non musulmani che hanno colto l'occasione per commentare queste parole, sottolineando la gravità degli effetti disastrosi che questo pensiero può portare. Gli amici, i conoscenti, le persone con le quali in questi anni abbiamo mantenuto una quantità di relazioni, i protagonisti del dialogo interreligioso, i difensori dei diritti civili, dove sono? Non se ne sono neppure accorti o ritengono che i musulmani possono/devono sopportare tutto questo e non vale la pena di scaldarsi per le parole, oggettivamente, irresponsabili e menzognere, di un esponente politico e forense controverso e per molti aspetti border-line?
La vita dei musulmani si complica ancora una volta, è doveroso preoccuparsi, e chiedersi quando, e soprattutto come, finirà, perché fino ad ora abbiamo constatato soltanto un aggravarsi della nostra situazione.

AK Aliotta
http://www.islam-online.it/dimale_inpeggio.htm

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