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venerdì 29 giugno 2007

CARI E VENERATI FRATELLI

VOI CERTO NON VI SAPRETE CAPACITARE COME PRIMA DI CADERE NOI NON ABBIAMO MESSA LA SCURE ALLA RADICE DELL’INGIUSTIZIA SOCIALE.
E’ STATO L’AMORE DELL’ "ORDINE" CHE CI HA ACCECATO.
SULLA SOGLIA DEL DISORDINE ESTREMO MANDIAMO A VOI QUEST’ ULTIMA NOSTRA DEBOLE SCUSA SUPPLICANDOVI DI CREDERE NELLA NOSTRA INVEROSIMILE BUONA FEDE.
(MA SE NON AVETE COME NOI PROVATO A SUCCHIARE COL LATTE ERRORI SECOLARI NON CI POTRETE CAPIRE).
NON ABBIAMO ODIATO I POVERI COME LA STORIA DIRA’ DI NOI..
ABBIAMO SOLO DORMITO.
E’ NEL DORMIVEGLIA CHE ABBIAMO FORNICATO COL LIBERALISMO DI DE GASPERI, COI CONGRESSI EUCARISTICI DI FRANCO.
CI PAREVA CHE LA LORO PRUDENZA CI POTESSE SALVARE.
VEDETE DUNQUE CHE C’E’ MANCATA LA PIENA AVVERTENZA E LA DELIBERATA VOLONTA’.
QUANDO CI SIAMO SVEGLIATI ERA TROPPO TARDI. E I POVERI ERANO GIA’ PARTITI SENZA DI NOI.
INVANO AVREMMO BUSSATO ALLA PORTA DELLA SALA DEL CONVITTO.
INSEGNANDO AI PICCOLI CATECUMENI BIANCHI LA STORIA DEL LONTANO 2000 NON PARLATE LORO DUNQUE DEL NOSTRO MARTIRIO.
DITE LORO CHE SIAMO MORTI E CHE NE RINGRAZINO DIO.
TROPPE ESTRANEE CAUSE CON QUELLA DEL CRISTO ABBIAMO MESCOLATO.
ESSERE UCCISI DAI POVERI NON E’ UN GLORIOSO MARTIRIO.
SAPRA’ IL CRISTO RIMEDIARE ALLA NOSTRA INETTITUDINE.
E’ LUI CHE HA POSTO NEL CUORE DEI POVERI LA SETE DELLA GIUSTIZIA.
LUI DUNQUE DOVRANNO BEN RITROVARE INSIEME CON LEI QUANDO AVRANNO DISTRUTTO I SUOI TEMPLI, SBUGIARDATI I SUOI ASSONNATI SACERDOTI.
A VOI MISSIONARI CINESI FIGLIOLI DEI MARTIRI IL NOSTRO AUGURIO AFFETTUOSO.

UN POVERO SACERDOTE BIANCO
DELLA FINE DEL II° MILLENNIO



Papa Benedetto XVI ha scritto ai cinesi in questi giorni. Anche don Lorenzo Milano l’aveva fatto, molto tempo prima. Pubblichiamo questa lettera dal volume Esperienze pastorali, edito dalla Libreria Editrice Fiorentina

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